SSD – Servizi Sociali Deviati

Emerge oggi un quadro di abusi su Bambini da parte di chi invece dovrebbe proteggerli: Minori allontanati ingiustamente dalle famiglie ad opera di assistenti sociali per poterli affidare ad amici e conoscenti.

Così come ci sono tantissimi assistenti sociali che ogni giorno lavorano per il benessere dei cittadini, ci sono anche tanti assistenti sociali che si comportano veramente male.
Alcuni di loro compiono veri e propri abusi, ma una buona parte di essi compie atti quotidiani a tutela di altri interessi: il proprio posto di lavoro, il favoritismo verso amici e conoscenti, il servizio in cambio di ritorni economici.

Di chi è la colpa?
Per un fenomeno così grande e così esteso non si può certo individuare una sola causa, ma spesso ve ne sono tante che si mischiano fra loro.
1) L’assistente sociale è un dipendente del comune, che esegue ciò che gli viene indicato dal proprio dirigente, che a sua volta è nominato dal politico di turno, ergo molte scelte degli assistenti sociali sono legate a decisioni politiche: ad esempio non si mette un bambino in affido per spendere meno oppure si favorisce una struttura vicina al partito piuttosto che un’altra.
2) L’assistente sociale ha un grande potere sulle persone deboli o in situazioni di difficoltà economico-sociale, ma non ha nessuno che ne controlli l’operato, se non il proprio dirigente che è poi quello che da le direttive. L’ordine degli assistenti sociali difende a spada tratta i suoi iscritti, e rivolgersi ad esso per lamentare un abuso è come dire alla mamma di un Bambino che suo figlio si è comportato male, e quasi mai intervengono. Gli unici che possono redarguire un assistente sociale, correggendone l’errore fatto in buona o cattiva fede, sono i giudici, ma non ci sono sanzioni per l’assistente sociale che sbaglia, se non quelle legate al penale; ma il giudice come fa a sapere di un abuso? Su segnalazione del cittadino, di un avvocato, di un’organizzazione del settore, ma ogni denuncia deve essere vagliata attentamente perché può essere di parte e quindi un giudice corregge il tiro dei servizi sociali quando scrivono cose fuori dal mondo, ma più di lì non riescono ad andare.

Da sempre proponiamo delle commissioni indipendenti, formate da più figure, scelte nella società civile e non in politica, provenienti da altre regioni, ma evidentemente non c’è interesse politico a scoperchiare il vaso di Pandora.

Sentenza di Corte d’Appello su nostra istanza

In 5 udienze davanti a tre tribunali diversi per proteggere una bimba dai servizi sociali deviati, una causa durata tre anni e mezzo

“Deve tuttavia rilevarsi che la minore (…) nel cui interesse si provvede risulta tuttora affidata al Servizio Sociale di (…) con provvedimento del Tribunale per i Minorenni di (…) che per questa parte non risulta attinto da gravame.

Deve altresì rilevarsi l’insufficienza dell’esecuzione di detto provvedimento da parte del Servizio, la cui attività risulta peraltro essere stata fortemente ostacolata dai genitori della minore, ai quali il Tribunale per i Minorenni, con ordinanza del (…) invece aveva prescritto di prestare collaborazione.

Dall’audizione personale della Responsabile del Servizio Sociale eseguita all’udienza del (…) e soprattutto dalla lettura degli atti del procedimento n. (…), risulta che è mancata da parte del Servizio affidatario una responsabile e ferma presa in carico della minore ed una concreta progettualità da realizzare in adempimento del mandato conferito dal giudice specializzato (ai Servizi Sociali).”

Portale Sos-Affido

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