Affido

L’affido è un gesto d’amore che salva la vita di un bambino

In Italia continuano a rimanere molto alti i numeri dei minori in situazioni di disagio: parliamo di almeno 1 milione e trecentomila minori che vivono in povertà assoluta, senza contare le storie di abusi, maltrattamento, delinquenza e difficoltà varie che spesso restano sconosciute ai Servizi Sociali del territorio.

Il dato è diffuso da Save the Children all’interno del suo rapporto “Nuotare contro corrente. Povertà educativa e resilienza in Italia”, diffuso nella primavera 2018.

A questi si aggiungono i minori stranieri non accompagnati, un numero che negli ultimi anni, con l’aumento dell’immigrazione verso l’Italia, si è attestato sulle 10.787 presenze al 31 dicembre 2018 (dati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione).

Di affido familiare si parla ancora troppo poco: a dicembre 2018 erano solo 26.000 i minori accolti tramite percorsi di affidamento familiare. Solo nella nostra città, Livorno, si contano quasi 4.000 minori in situazioni di difficoltà sociale, familiare e/o economico.

Affido familiare

L’affidamento familiare è un intervento temporaneo di aiuto e di sostegno a un minore proveniente da una famiglia che in quel momento non è in grado di occuparsi delle sue necessità. Presupposto dell’affidamento è, dunque, un’incapacità e una difficoltà educativa dei genitori naturali, che devono avere però il carattere della transitorietà e della temporaneità, fattori che distinguono l’affidamento dagli altri sistemi di definitiva sostituzione del nucleo familiare.

L’affidamento, infatti, non modifica la situazione familiare del minore; i genitori conservano la potestà, ma l’esercizio di questa, così come il dovere di mantenere, istruire ed educare il minore, compete agli affidatari. Si tratta di una situazione temporanea, in cui la famiglia affidataria si affianca a quella naturale con cui il minore continua ad essere in contatto. In tutti i casi di affidamento è previsto il rientro del minore nella famiglia di origine, nel momento in cui risultano superati gli ostacoli che hanno creato la situazione di disagio iniziale.

Attraverso l’affidamento il minore sarà accolto da una famiglia che, accogliendolo nella propria casa e nella propria vita, si impegnerà ad assicurare un’adeguata risposta ai suoi bisogni affettivi, educativi, di mantenimento e istruzione, nel totale rispetto della sua storia individuale e familiare.

Esistono due tipologie di Affidamento:
Affidamento Consensuale – Con il consenso dei genitori
Affidamento Giudiziale – Con un provvedimento del tribunale dei minori

Come Associazione ci impegnano in prima persona nel percorso dell’affido, accogliendo presso le nostre strutture bambini e ragazzi a rischio, segnalati dai Servizi Sociali, dai Tribunali o dalle stesse famiglie.

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