In ogni famiglia ci sono delle regole, e noi non siamo da meno. I ragazzi che accogliamo, siano essi in affidamento residenziale, diurno o per un periodo in estate, ricevono da noi tutte le cose che possiamo offrire loro. Dalla piscina alla gita in barca, dalla vacanza sulla neve a quella al mare, ogni cosa deve essere meritata, guadagnata, conquistata. Vorrei dare loro tutto ciò che possiedo a piene mani, ma sbaglierei perché non darei la cosa più importante, dopo l’amore che mai deve mancare: le regole di vita.
Nella quotidianità nessuno ottiene qualcosa senza pagarne un prezzo, senza fare un sacrificio. E’ bene che i bambini, piccole pianticelle in crescita nel giardino del mondo, capiscano che non tutto ciò che vogliono è dovuto.
Avete presente un bambino da piccolo come implora la mamma quando vuole ottenere un giocattolo o il permesso di dormire dall’amico? Ma quando poi sono i genitori a chiedergli qualcosa? Sia esso un comportamento in una certa situazione, il favore di aiutare a sparecchiare la tavola, ripassare un po’ di più una determinata materia… Quante rispostacce, alzate di spalle, capricci, rifiuti! Il cuore tenero di un genitore è spesso quello di passarci sopra, di donare anche quando il figlio non rispetta certe regole, ma pensando di far del bene il genitore fa del male a quel bimbo, il quale si abitua ad avere tutto senza dare nulla in cambio, senza sacrificarsi, non rispettando le regole ed il proprio ruolo.
Genitori pensateci, non donate a piene mani ai vostri figli, mettete qualche paletto, legate alla piantina in crescita una canna affinché cresca diritta.