Il progetto che ogni genitore ha per i propri figli è che si elevino alla loro condizione di uomini e donne a immagine e somiglianza propria. Non come cloni, ma certamente identici o superiori nei valori e principi. Quale mamma che faccia volontariato non vorrebbe che la propria figlia fosse generosa almeno quanto lei?
Il grande ottimismo di noi genitori si scontra con il pessimismo di molti figli. Tale pessimismo si riscontra specie nell’adolescenza, di non riuscire a raggiungere gli alti valori insegnati dai propri genitori.
Ma un papà ed una mamma non si arrendono, brontolano e perdonano, piangono e attendono, si arrabbiano e si rasserenano. Questo perché hanno, sin da prima che il figlio nascesse, o arrivasse in affido o in adozione, un progetto in testa: farlo diventare uomo o donna con quei valori nei quali essi stessi credono.
Ogni genitore vede il proprio figlio con i limiti e i difetti, ma non è pessimismo, anzi lotta perché ha un progetto. Questo progetto riuscirà a portarlo a termine, nonostante le infedeltà e i tradimenti del figlio. Chi ha fede vede una similitudine con il progetto di Dio per gli uomini: vuole elevarci alla condizione divina di perfezione, è ottimista e non si arrende dinanzi ai tradimenti dell’uomo